lunedì 28 giugno 2010

Massaggio prostatico

Dal punto di vista dell’erotismo, per molti uomini il massaggio prostatico può essere fonte di piacere, una specie di punto G al maschile, perché la stimolazione della prostata produce un orgasmo molto intenso, spesso anche senza la stimolazione diretta del pene.

La prostata si trova a sette-otto cm dall’ano, per cui questa pratica richiede delicatezza ed è necessario fermarsi al primo accenno di dolore. Il massaggio è sconsigliabile in caso di prostatite acuta o cancro prostatico. Dal punto di vista pratico occorre inserire un dito (o uno stimolatore anale, simile ad un dildo) nella cavita anale.

Attenzione: un massaggio prostatico troppo frequente e insistente può produrre la prostatite, anzichè curarla! Inoltre, se, dopo un massaggio prostatico si riscontra sangue nelle urine o nello sperma, è consigliabile rivolgersi immediatamente al medico.

La tecnica del massaggio prostatico coinvolge tre componenti dell'apparato riproduttivo maschile: la ghiandola prostatica, le vescichette seminali e l’ampolla (una vescica che contiene lo sperma maschile nelle fasi antecedenti alla eiaculazione). La ghiandola prostatica, quando è piena, può venir percepita premendo con un dito nel mezzo del perineo (all'altezza dello scroto). È una protuberanza tonda delle dimensioni di una grossa biglia.

Può anche essere raggiunta dal retto, la si percepisce come una protuberanza tondeggiante che punta alla parte frontale del corpo circa a 6cm di profondità all'interno del retto.
Il modo migliore per raggiungerla dal retto è inserire il dito medio e farlo scivolare lungo la parete interna fino a sentirne il contorno. Quella è la prostata.

Appena dietro e sopra di essa vi è un nodulo dalla forma vagamente triangolare - che è la parte inferiore delle vescicole seminali. In esse viene prodotta e accumulata la gran parte dei fluidi che compongono il liquido seminale. Sotto le vescicole seminali si trova la pulla.

In relazione all'eccitazione sessuale, lo sperma e i fluidi lubrificanti si accumulano in queste ghiandole raccogliendosi dietro a valvole nel dotto eiaculatorio. Quando la pressione raggiunge un dato livello, le valvole si aprono e i bulbi dell'uretra vengono riempiti, facendo scattare il riflesso alla eiaculazione e le contrazioni muscolari dell'orgasmo che svuotano le ghiandole. Le vescicole seminali, la pulla e la prostata possono anche venire svuotate con un massaggio di queste ghiandole praticato dal retto.

Massaggiando ritmicamente l'organo con un moto costante tramite il dito medio o le dita indice e medio insieme, ben lubrificati, per applicare un lento e intenso massaggio sulle ghiandole dall'interno del retto. Il massaggio forzerà i fluidi seminali e lo sperma a oltrepassare le valvole nei condotti eiaculatori e svuoterà la prostata (che si scarica direttamente nell'uretra). Se l'eccitazione è bassa e non vi è stimolazione del pene durante il massaggio prostatico, la eiaculazione non comporterà l'orgasmo.

Una volta iniziata la eiaculazione forzata, per aiutare lo svuotamento dell'uretra si può sfregare un dito dalla base del pene al glande, spingendo lo sperma attraverso il dotto per sostituire le contrazioni muscolari dell'orgasmo.
Se invece volete provocare un inteso orgasmo non vi resta che giocare di fantasia





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